QUANTO SALE?
Sapete che il sale fa trattenere acqua e che quindi per diminuire di peso un ulteriore passo potrebbe essere quello di nutrirsi con alimenti meno ricchi di sale, che inoltre può scatenare fenomeni infiammatori da cibo se assunto in dosi eccessive? In una dieta che controlli gli alimenti ad alto contenuto salino non è necessario che l'eliminazione del sale da cucina sia assoluta, ma piuttosto relativa agli alimenti con un elevato contenuto intrinseco di cloruro di sodio, o con molto sale aggiunto nella loro preparazione, mantenendo comunque nella alimentazione un minimo ma presente apporto di sale: in ambito medico è infatti documentato che la sua eliminazione totale può portare un danno maggiore del beneficio. Riguardo al sale da cucina, quindi, è sufficiente ridurre al minimo le quantità utilizzate normalmente per condire verdure e pietanze (imparando a utilizzare più spezie e aromi per modulare i sapori), e salare con molta moderazione le acque di bollitura (per pasta, riso, patate, polenta). Fra l'altro, nel giro di un paio di settimane dall'inizio della riduzione del sale nella dieta il senso del gusto torna più vivo, cosa che consente di apprezzare maggiormente i diversi sapori e, in molti casi, di trovare eccessivamente salato il cibo servito comunemente fuori casa.Dove si trova il sale nei cibi pronti? Nei dadi ( da brodo o estratti vegetali o di carne per brodo); nei condimenti alternativi e salse di ogni genere: gomasio, miso, tamari, salsa di soia; in tutti i formaggi, compresi parmigiano e mozzarella; in tutti gli insaccati e salumi, nella carne affumicata, secca, conservata, bresaola compresa; nel pesce affumicato (salmone, aringhe), e conservato (alici in scatola, acciughe sotto sale, tonno in scatola, anche se “al naturale”, vongole, caviale, ecc.); nelle olive, patatine, frutta secca tostata e salata; in tutti gli snack da aperitivo comprese noccioline, mandorle, nocciole, anacardi e simili; nei Fast food di ogni genere (avete mai provato a leggere le etichette sulle confezioni di Mc Donald? guardate quanto ne contengono rispetto alla dose giornaliera raccomandata!); nelle preparazioni in salamoia, e quasi sempre anche nei sottaceti e sottoli.Per ultimo una menzione speciale per i prodotti da forno: focacce, pizze, pane, cracker, grissini, biscotti, ecc. Anche i dolci, le torte e i biscotti (soprattutto quelli industriali), come pure il pane senza sale (tipo toscano), molti cereali per la prima colazione, nonostante le apparenze hanno un contenuto intrinseco di sale abbastanza elevato: come alternativa si possono usare cereali soffiati, fette di cereali, gallette di riso, patate bollite o al forno,pasta o pane fatto in casa. Un importante studio (lo studio DASH) ha evidenziato con chiarezza come il massimo contenuto di sale sia proprio presente nei cibi industriali classicamente non considerati salati, come ad esempio i biscotti e i dolci, soprattutto se preparati con farine raffinate!!A proposito di pane fatto in casa: non è poi così complicato se si possiede una macchina per farlo…ne parleremo prossimamente